Attività ed eventi
Caterina Gualco e Willy Montini vi invitano a una parata di opere e oggetti, una rivista sinora mai vista, una sfilata di autori prediletti, una mostra di libri d’artista. Per l’inaugurazione del nuovo spazio Willy Montini Arte, un evento allestito, divertendosi molto, da due amici dell’arte e degli artisti, con l’aiuto di Valentina Micheletto, collaboratrice dell’Archivio Caterina Gualco.
Parte fondante dell’esposizione è la quantità di libri d’artista che siamo riusciti a raccogliere nell’ambito della nostra attività… Libri unici, libri oggetto, libri stampati con intervento, libri stampati in numero ridotto di copie, numerati, firmati, dedicati. Libri stampati formati da pochi fogli legati assieme con un nastro o con una cordicella, libri bianchi, libri senza parole, libri di immagini, ecc. ecc. Libri nei quali la dedica è più importante del libro stesso, carta, carta, carta a rivendicare il proprio diritto e la propria nobiltà nel tempo dell’e-book e dei tablet. Ma non rinunciamo certamente a mostrare opere che con la forma del libro non hanno nulla a che fare, perché nella sostanza vi appartengono completamente.
Ecco alcuni nomi tra gli artisti esposti:
Ben Vautier, Joseph Kosuth, Dieter Roth, Alison Knowles, Philip Corner, Mauro Panichella, A.R. Penck, Christo e Jeanne Claude, Piergiorgio Colombara, Franco Vaccari, Berty Skuber, Limbania Fieschi… insomma, sarà una sorpresa!
E poichè siamo convinti che i libri debbano anche viaggiare, ringraziamo Maria Camilla De Palma, Conservatrice Responsabile di Castello d’Albertis Museo delle Culture di Genova, che ospiterà nella Sala Colombiana il libro “Asger, cosa c’è nella cisterna?” di Mauro Panichella. Il libro, realizzato per la sua recente mostra alla Casa Museo Jorn di Albisola, sarà esposto nella Sala Colombiana dinnanzi alla sua opera “Fulgur”, recentemente donata al museo, in orario di apertura del museo stesso (Martedì-Venerdì h. 10-17. Sabato e Domenica h. 10-18)
Acquisizione del MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA di VILLA CROCE,
dell’Opera GIOVINE ITALIA dell’artista Mauro Ghiglione,
siete invitati alla sua presentazione il :
25/9/2024 – h. 17.00
Interverranno:
Francesca Serrati
Direttrice del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Ferdinando Bonora
Curatore Area archeologica di San Donato nei Giardini Luzzati – Genova
Caterina Gualco
Curatrice Archivio Caterina Gualco
Leo Lecci
Professore di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Genova
Mauro Panichella
Fare la linea e non il punto. Casa Museo Jorn – Lavanderia “Associazione Angelo Ruga”, Albissola Marina
a cura di Paola Valenti, Daniele Panucci e Paola Gargiulo
dal 29 giugno al 29 settembre 2024
L’acqua è protagonista di un progetto site-specific nel quale Mauro Panichella rende omaggio ad Asger Jorn tentando di rispondere alla domanda che, probabilmente, molti visitatori della villa vorrebbero porre all’artista danese: Asger, cosa c’è nella cisterna? Panichella risponde al quesito attraverso un’installazione video, registrata nella cisterna tramite una telecamera ad immersione. Le riprese, poco nitide a causa dell’acqua torbida, hanno lasciato il quesito aperto e, per questo motivo, l’artista ha inserito nel video delle presenze nascoste, attivando nuovi interrogativi.
Il progetto site specific Asger, cosa c’è nella cisterna? si concretizza non soltanto nel video presente in mostra ma anche in un’installazio- ne e in un libro d’artista che riuniscono i fogli immersi da Mauro Panichella nella cisterna nel tentativo di rispondere, ancora una volta, al quesito alla base dell’intervento. Questa volta la risposta è visibile osservando le carte immerse nella vasca: in esse si possono rintracciare i profili di foglie e alghe con macchie che restituiscono i colori che caratterizzano la cisterna.
Installazione composta dal vecchio motore di una cucitrice industriale che, attivato dal visitatore, produce un’altra opera d’arte ovvero il segno primitivo della grafite sul muro. Tutti gli artisti mentono appare come una riflessione più che mai attuale sul tema dell’autorialità e dell’originalità. Quando l’artista si ritira, anche se solo apparentemente, dall’atto creativo, quali sono le conseguenze sull’unicità dell’opera d’arte? Ma non solo, Panichella mette in discussione anche il rapporto tra visitatore, artista e opera d’arte: è il visitatore, e non l’artista, che avvia o sospende il processo creativo tramite l’azio- namento di un pedale. Quella di Tutti gli artisti mentono è una riflessione universale che, in mostra, viene tradotta in oltre venti lingue.
Otto costole di capodoglio piantate in cerchio osservando i punti cardinali compongono Il rituale dell’inatteso. Un’opera profondamente legata ad Albisola, luogo nel quale le costole furono ritrovate da Gianni Abbriata per poi essere piantate nel terreno adiacente allo studio di Panichella dove rimasero per un anno esposte agli agenti atmosferici. Ora, piantate nel giardino di Casa Jorn, le costole sono pronte per diventare parte di un nuovo processo cre- ativo: un rituale che si arricchisce costantemen- te, fino alla fine della mostra, di nuovi stimoli e nuove narrazioni. Esposto anche un modellino dell’opera Fulgur (44°19’38.9”N 8°30’16.3”E), opera che l’artista ha deciso di donare nel 2022 al Museo delle Culture del Mondo di Genova: il cranio di un capodoglio posto in stretta relazione con un vero e proprio “bastone luminoso” al neon posizionato proprio dove i balenieri cercavano di puntare l’arpione per impossessarsi del prezioso olio in esso contenuto. Il cranio, come le costole, è stato ritrovato sul fondale marino del Mar Ligure ad Albissola Marina.
Raffigurare una costellazione tramite l’utilizzo di luci al neon diviene per Panichella una prati- ca simbolica esplicativa della necessità umana di trovare punti di riferimento. Le costellazioni, infatti, sono immagini generate tramite l’unione di punti che stimolano una riflessione riguardo il tentativo dell’uomo di dare un senso all’igno- to e familiarizzare con ciò di cui non conosce l’origine.
Museo d’arte contemporanea di Villa Croce, Genova
Qui non c’è niente da leggere. Libri d’artista dagli archivi genovesi
a cura di Veronica Bassini, Caterina Gualco e Leo Lecci
dal 10 gennaio 2024 al 5 maggio 2024
Nell’anno di Genova Capitale del Libro, l’Archivio di Arte Contemporanea dell’Università di Genova (AdAC) e l’Archivio Caterina Gualco propongono un percorso espositivo dedicato al libro d’artista, genere multiforme e complesso che ha dato vita a un importante filone espressivo tra anni Sessanta e Ottanta del Novecento. Si inseriscono in questo arco cronologico i libri esposti, che provengono da alcuni archivi cittadini a dimostrazione di un dinamismo tutto genovese nel partecipare alle vicende più avanzate dell’arte contemporanea.
Artisti in mostra:
Aldo Spinelli, Alison Knowles, Allan Kaprow, Angela Mambelli, Angelo Pretolani, Anna Oberto, Anton Burgess, Antonio Calderara, Antonio Flamminio, Art and Language, Augusto Concato, Aurelio Caminati, Ben Patterson, Ben Vautier, Berty Skuber, Carla Iacono, Chiara Veronica Natta, Claudio Costa, Coco Gordon, Corrado D’Ottavi, Dario Gentili, Didier Bay, Diter Roth, Douglas Huebler, Emanuele Magri, Emilio Isgrò, Enzo Mari, Enzo Tinarelli, Eugenio Miccini, Fulvio Magurno, Fulvio Testa, George Maciunas, Gerard Minkoff, Giacomo Bonino, Gianni Bertini, Giulia Vasta, Giuliano Della Casa, Giuseppe Chiari, Goeffrey Hendricks, Hamish Fulton, Henry Flint, Irina Gabiani, Jean Leppien, John Cage, Joseph Kosuth, Lanfranco Baldi, Lawrence Weiner, Li Chi Choi, Limbania Fieschi, Luigi Ghirri, Marcello Frixione, Maria Luisa Malerba, Maurizio Camerani, Maurizio Duranti, Mauro Ghiglione, Mauro Panichella, Michelangelo Penso, Milan Knizak, Mirella Bentivoglio, Paola Nizzoli Desiderato, Paolo Icaro, Philip Corner, Pino De Luca, Ray Jhonson, Rebecca Ballestra, Richard Hartwell, Richard Nonas, Rino Mangiapane Baldassarri, Robert Barry, Robert Filliou, Roberto Rossini, Rolando Mignani, Roland Sabatier, Sandra Chiesa, Sandro Ricaldone, Sarenco, Takehisa Kosugi, Tomaso Binga, Ugo Carrega, Vincenzo Agnetti, Vincenzo Ferrari, Wolf Vostell.
3 Maggio 2024, ore 17:00, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
I poeti Marco Berisso, Guido Caserza e Marcello Frixione leggono brani dai libri nella mostra “Qui non c’è niente da leggere”.
Spazio Unimedia Contemporary Art, Genova
Mauro Panichella “Tutti gli artisti mentono”
a cura di Caterina Gualco
dal 5 ottobre al 15 novembre 2023
In questa mostra, che inaugura la stagione 2023-2024 di SpazioUnimedia, Mauro Panichella esplora il confine infinitamente mutevole fra l’individuo-artista e la tecnologia, confine che si va rapidamente modificando con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale.
Area Archeologia di San Donato, Genova – Spazio Comune Giardini Luzzati
Convergenze (im)possibili
a cura di Caterina Gualco e Leo Lecci
“Convergenze (im) possibili” a cura Caterina Gualco e Leo Lecci presso l’Area Archeologica di San Donato di Genova- Spazio comune Giardini Luzzati.
Tre artisti – Mauro Ghiglione, Mauro Panichella e Michelangelo Penso – le cui installazioni dialogano con uno spazio inconsueto, quale lo spazio di questa area archeologica di Genova, a dimostrare che l’arte è sempre contemporanea e che l’arte contemporanea ha la capacità di connetterci con il nostro passato, esplorare il presente e immaginare il futuro.
Parola d’artista
Intervista a Caterina Gualco
di Gabriele Landi
Giugno/Luglio 2023 intervista per Parole d’Artista, blog dove incontrare l’arte contemporanea. https://paroladartista.wordpress.com/?s=Gualco
Villa Cernigliaro, Sordevolo
Mauro Panichella “Ciò che è sparso”
a cura di Caterina Gualco
Con Mauro Panichella a Villa Cernigliaro ci troviamo di fronte ad una nuova generazione di artisti che in questi anni sono riusciti a dimostrare una loro particolare identità e sensibilità artistica. La complessità, che ormai corrisponde ad un’immagine del mondo restituitaci dalla ricerca scientifica e da un pensiero in continua evoluzione, è ciò con cui Panichella si confronta senza rinunciare ad una razionalità che in questo caso, scevra da ogni dogmatismo, ci invita ad una riflessione e confronto con una realtà contraddittoria in cui gli opposti dimostrano di essere talvolta complementari. Un approccio binario dove al singolare e ad un plurale generalizzante viene aggiunto il “numero” duale, non in nome di una semplice conciliazione degli opposti ma di interessanti momenti di interazione e complementarietà.
Palazzo Reale, Genova
We Linked passages
a cura di Leo Lecci con Luca Leoncini e Anna Manzitti
“We linked passages” – Maestri del ‘900 dalle collezioni private genovesi – a cura di Leo Lecci con Luca Leoncini e Anna Manzitti, inaugurata a Palazzo Reale di Genova il 25 maggio 2023 contestualmente alla mostra “Highlights”. Rappresentazione di un vero e proprio dialogo infinito tra le opere delle collezioni storiche dei musei nazionali di Genova e le opere di artisti della seconda meta del ‘900 di collezioni private genovesi.
Cinema Sivori, Genova. 3 maggio 2023
Presentazione del film “The Beat Bomb”
di Ferdinando Vicentini Orgnani su Lawrence Ferlinghetti
Presentazione genovese del documentario “The Beat Bomb” di Ferdinando Vicentini Orgnani su Lawrence Ferlinghetti. Documento affascinante, dall’impianto narrativo jazzistico, su Lawrence Ferlinghetti, scomparso nel 2021. Attraverso spezzoni di interviste, letture teatrali, testimonianze dello stesso Lawrence Ferlinghetti viene tratteggiato il ritratto di uno dei profeti della Beat Generation, sia in qualità di poeta sia come editore degli scrittori americani “beat”, tra cui Jack Kerouac e Allen Ginsberg
Biblioteca Universitaria di Genova mostra “COSTRUZIONE DELL’IN SENSATO”
di Mauro Ghiglione curatela di Caterina Gualco.
Presentazione di opere e catalogo intorno all’omonimo libro/multiplo “Costruzione dell’ in sensato”
23.03.2023
Presentazione mostra curata da Caterina Gualco visitabile dal 23.03.2023 al 23.05.2023
Guardando questo lavoro (e secondo me la parola capolavoro non sarebbe sprecata), la prima suggestione è stata di avere tra le mani un codice miniato… Qualcosa di estremamente prezioso e insostituibile… la cui bellezza non necessita d’altro che di essere ammirata. (Caterina Gualco)
… “Ghiglione genera accostamenti imprevedibili, in un dialogo, quello tra parola e immagine, che appartiene all’arte e alla personale esperienza dell’arte, all’interno della quale la parola è spesso significante, introduttiva, anche esplicativa. Oppure appartiene all’immagine, anche dal punto di vista visivo. Mi sembra che in “Costruzione dell’ in sensato” anche la presenza della parola oscilli ambiguamente tra i poli. (Alessandra Gagliano Candela)
Spazio Unimedia contemporary art mostra APPROSSIMAZIONE INFINITA
di Mauro Ghiglione curatela di Caterina Gualco
La mostra Approssimazione infinita di Mauro Ghiglione, che torna dopo tre anni con una personale nel Nuovo Spazio Unimedia, e che è corredata da un catalogo con testi, riflessioni ed osservazioni dell’autore – edito da Sagep di Genova – , presenta un insieme di opere d’arte contemporanea con decisi riferimenti all’arte concettuale. Le opere in mostra sono state realizzate con un uso ineccepibile della forma, con le
quali l’artista esplora l’interazione tra la forma stessa ed il suo contenuto per arrivare ad un’opera che, come lui stesso scrive in catalogo: [..] può essere tutto e il suo contrario, alla ricerca di una minima dilatazione, un’opera che, paradossalmente, può perfino non esistere a condizione che qualcuno la racconti.
Donazione di FULGUR
(44°19’38.9”N 8°30’16.3”E)
di Mauro Panichella
SABATO 4 MARZO, ORE 11:00
Castello D’Albertis
Museo delle Culture del Mondo
La proposta di donazione dell’opera al Museo delle Culture del Mondo di Genova, formulata lo scorso giugno, è stata formalmente accettata e finalmente possiamo dare a Fulgur il benvenuto in museo!
Interverranno:
Maria Camilla De Palma, antropologa e responsabile Castello D’Albertis museo delle culture del mondo;
Barbara Grosso, consigliere delegato del Comune di Genova
Caterina Gualco, curatrice;
Mauro Panichella, artista;
Paola Valenti, docente di Storia dell’arte contemporanea, Università di Genova.
L’ artista genovese Mauro Panichella ha deciso di proporre per queste ragioni la donazione dell’opera a Castello D’Albertis:
“La mia ricerca artistica ha nelle sue fondamenta il concetto stesso di esplorazione. Molto spesso costruisco le mie opere sulla base di una suggestione scaturita da un ritrovamento. Dall’archiviazione fotografica di questi oggetti mediante lo scanner (reperti ossei, conchiglie, foglie, carapaci, pietre, frammenti fossili, livree, invertebrati, pesci e molluschi per citarne alcuni), mi sono avvicinato sempre di più alla ricerca antropologica, allo studio dei simboli legati a questi oggetti e alle innumerevoli connessioni tra il mito e la scienza.
I motivi per i quali sento di voler donare la mia opera al Museo delle Culture del Mondo di Genova sono legati ai temi del viaggio e della curiosità. Mi sento molto vicino alla volontà del Capitano D’Albertis di approfondire, di scoprire e di sfidare sé stessi. Credo che la storia di “Fulgur” e, più in generale, la mia poetica, possa sposarsi bene con la filosofia inclusiva del museo e che possa rappresentare un esempio dell’eredità culturale lasciata dal Capitano d’Albertis alle nuove generazioni di filosofi, artisti, scienziati ed esploratori.”
Costituita da una testa di un capodoglio, l’opera si presenta in stretta relazione con un vero e proprio “bastone luminoso” al neon, che l’artista ha deciso di appoggiare sulla cresta del cranio, proprio dove i balenieri cercavano di puntare l’arpione per impossessarsi del prezioso olio in essa contenuto. Fulgur può essere pensata come una meridiana orizzontale, disutile in questo caso alla misurazione scientifica del tempo e dello spazio, ma in correlazione con il fulmine (baleno) e l’improvviso manifestarsi di un evento straordinario, fulmineo appunto come l’apparizione della schiena di una balena che compare sul filo dell’acqua.
Piano Activities di Philip Corner
Graci Collection – Mantova 18.03.2023 curatela Caterina Gualco
Derivate dalla partitura composta dal Maestro Philip Corner nell’estate del 1961 e pubblicata
in “Four Suites” (Something Else Press Edition, direttore Dick Higgins), la performance e la relativa installazione, che ne rimarrà ed entrerà nella Graci Collection, rappresentano per l’artista la perfetta sintesi fra lavori visivi e lavori performativi, in cui è evidente l’influenza dell’amico John Cage.
Tutto è musica, il suono è totale.
Piano Activities rappresenta fin dal 1962 la prima effettiva realizzazione in assoluto delle intenzioni “anti-artistiche” della propaganda Fluxus. Evolutasi nel tempo con la giustapposizione di nuovi elementi e con denominazioni simili, è stato veicolo nel mondo del manifesto fluxus: “The noise was heard around the world”, come scrisse di queste performance Emmett Williams nel “A Flexible History of Fluxus Facts and Fictions” (London, Bangkok 2006, p. 32).
Villa Cernigliaro– Sordevolo (BI) – 19.03.2023 –
presentazione del libro Fluxus 1962-2022. Sixty Years in Flux
a cura di Caterina Gualco, Leo Lecci, Francesca Serrati
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova 09.02.03
Presentazione del volume Fluxus 1962-2022. Sixty Years in Flux
a cura di Caterina Gualco, Leo Lecci, Francesca Serrati con interventi dei curatori.
Stupendo Gallery, Genova
Mauro Panichellla “Ciò che è sparso”
a cura di Caterina Gualco e Willy Montini
Da quando l’uomo pensante ha iniziato ad abitare la terra ha avuto la viscerale necessità di misurare la natura. Organizzare il visibile, mettere in ordine e rappresentare il concepibile, di scindere e raggruppare le cose attorno a sé. I calcoli, le esplorazioni, le conquiste, le ricerche volte al progresso che l’uomo ha intrapreso, mettendosi al centro di un ipotetico cerchio, sono tutte mosse dalla stessa coscienza.
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova
mostra Fluxus 1962-2022. Sixty Years in Flux
dal 15.09.2022 – 15.11.2022
curatela di Caterina Gualco, Leo Lecci e Francesca Serrati
Genova festeggia con una manifestazione che celebra l’importanza e la vitalità inesauribile di una delle più importanti avanguardie nate nel secondo Novecento. Un omaggio che, attraverso molteplici iniziative, ne fa conoscere la caratteristica fondamentale, comune ai suoi artisti di differenti nazionalità: l’aspirazione a superare la tradizionale divisione dei campi estetici attraverso la fusione di linguaggi diversi per consentire all’operare artistico di immergersi nel ‘flusso’ della vita quotidiana con la massima libertà espressiva.
Archivio Caterina Gualco – Via Nino Bixio 3/21 s – 16128 Genova, Italy